Gaetano OLTOLINA - Pittore
1913-1983
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Mostra Critica

Basilea, 1973

Quarta Mostra Internazionale d'Arte di Basilea

Da Arterama Anno V Aprile - Maggio 1973

Narratore che coglie i motivi del suo racconto pittorico nelle campagne o sulle sponde dei fiumi che solcano la pianura padana sotto ampi cieli trascoloranti, egli evoca il duro lavoro dei contadini, dei muratori che mattone per mattone costruiscono case e opifici, dei pescatori che sulle loro barche chiedono alle acque avare un sostentamento purchessia, degli operai delle fornaci e degli stabilimenti che punteggiano i dintorni di casa sua.
Nella sua opera non vi è polemica, vi è piuttosto un'esaltazione della fatica dell'uomo, un palpito di solidarietà umana.
E lo si avverte nelle forme semplici delle sue figure, vigorosamente chiuse, tendenti al monumentale ma al contempo dinamiche.
In esse come nella composizione emergono il continuo osservare del vero e il continuo esercitarsi nel disegno, che è la base della conoscenza della forma.
E nel contempo da questa approfondita conoscenza appunto, viene la capacità di Oltolina a essenzializzare, a puntare sull'espressivo, non sull'imitativo, cioè a trasfigurare poeticamente.
Trasfigurazione nella quale il colore, come è giusto, opera la sua parte.
Nel caso di questo pittore esso viene da una tavolozza che predilige le note mediane, ma anche, a volte, intensi accenti cromatici bene intonati e accostati agli altri.
Soprattutto notevoli mi sembrano i suoi grigi, i suoi neri, i suoi rossi e verdi, che una luce di quella particolare qualità che acquista nei cieli padani un po' velati, investe pianamente.
La pennellata stende con riassuntiva larghezza, ora densa ora trasparente, la materia cromatica, anch'essa obbedendo ad una meditata misura.

Mario Lepore

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